SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA. I NUOVI ORIENTAMENTI

di Lorella Perugia*

Lo scorso mese di dicembre sono stati pubblicati gli “Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia”. Gli Orientamenti completano il quadro dei documenti del Sistema Integrato Zerosei: 
– le Linee pedagogiche per il sistema integrato pubblicate a marzo scorso e di cui avevamo parlato nell’articolo su MusicEdu n.5 (marzo 2021) ( https://musicedu.it/il-sistema-integrato-zerosei-leducazione-musicale-per-linfanzia/ ) costituiscono la cornice comune ai segmenti 0-3 e 3-6;
– le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012 aggiornate con i Nuovi scenari del 2018 sono il riferimento per le scuole dell’infanzia statali e paritarie.
– I nuovi Orientamenti delineano una prospettiva nazionale per i servizi educativi per l’infanzia, che sono normati a livello regionale.
I tre documenti sono quindi strettamente intrecciati tra loro. Il Forum Nazionale per l’Educazione Musicale, attraverso il Dipartimento ZeroSei ha stilato delle brevi considerazioni sul documento base degli Orientamenti nazionali che sono state inviate a tutti i membri della Commissione per il Sistema Integrato Zerosei, e presentate nell’intervento di consultazione avvenuto il 21 dicembre 2021 e promossa dall’Ufficio II della Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici del Ministero dell’Istruzione in presenza di alcuni membri della Commissione di esperti.
Le considerazioni del Forum hanno lo scopo di ribadire alcuni punti chiave che fanno del linguaggio sonoro-musicale un elemento imprescindibile del processo di cura ed educazione sin dalla nascita e ampliano, per la specifica fascia 0-3 anni, le considerazioni già presentate nel “Contributo teorico-pratico del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale” al Documento base “Linee pedagogiche per il Sistema Integrato”.
La musica, intesa nel suo senso più ampio come linguaggio sonoro-musicale, è strumento di comunicazione non verbale, ancor prima di essere forma d’arte e veicolo di cultura e tradizioni, una porta d’accesso alla multiculturalità che permette di creare rapporti intimi e profondi e contribuisce a uno sviluppo sano. È associata a effetti positivi sulle funzioni cognitive ed emotive “non solo gli ovvi sistemi uditivi e motori coinvolti nella percezione e nella produzione musicale ma anche altre interazioni multisensoriali, la memoria, l’apprendimento, l’attenzione, la progettualità, la creatività e le emozioni” (Robert Zatorre). 
Il linguaggio sonoro-musicale è inoltre uno strumento indispensabile per l’inclusione di bambini con disabilità e un potente mezzo per intervenire precocemente su deficit specifici dell’apprendimento. Per queste ragioni meriterebbe un ruolo di primo piano in ogni servizio educativo, sotto la guida di personale formato e in-formato.
Per fare questo è necessario un coinvolgimento maggiore nelle scelte progettuali, programmatiche e operative del Terzo Settore musicale accreditato, alla pari con tutti gli attori che agiscono per il Sistema Integrato ZeroSei. L’associazionismo musicale è stato senza dubbio pioniere nella ricerca didattico-musicale per la primissima infanzia e continua a investire in ricerca e diffusione di buone pratiche, promuovendo da decenni l’educazione alla musica nei servizi educativi, attraverso laboratori e incontri formativi.
Per sensibilizzare su questi temi che ancora faticano a entrare nel pensiero comune, il Dipartimento ZeroSei del Forum, che si concentra su queste specifiche tematiche, ha avviato una serie di incontri divulgativi con importanti esperti del settore allo scopo di proseguire le riflessioni del Dipartimento in relazione alle linee guida ministeriali per il Sistema Integrato 0/6.

Tutti gli appuntamenti che hanno visto la partecipazione di pediatri, psicologi, ma anche figure chiave nel panorama politico che di fatto deve sostenere queste visioni, sono visibili sulla pagina youtube del forum.
Nei prossimi tre appuntamenti di marzo, aprile e maggio si metterà sempre al centro degli interventi il binomio musica e infanzia, verranno posti due interrogativi intorno ai quali graviteranno i confronti con gli  ospiti esperti:
Che cosa è la musica?
Cosa succederebbe se la musica non esistesse?
Domande ampie e necessarie, che richiedono ascolto, osservazione e ricerca continua per ritrovare un senso che nutra e supporti ogni azione esperta e dedicata.
Per bambine e bambini il mondo dei suoni è di importanza fondamentale, nonché parte sostanziale nella costruzione dei propri percorsi esistenziali, eppure è spesso poco riconosciuto e valorizzato. L’attenzione al suono e le attività musicali sono, difatti, spesso relegati in spazi progettuali marginali, facilmente sacrificabili, mentre potrebbero avere un ruolo centrale, costitutivo e costituente il percorso di crescita.
Il Dipartimento darà voce a testimonianze autorevoli nello studio e nell’approccio al mondo sonoro infantile come Francois Delalande, Beth Bolton, ma anche spazio alla voce delle famiglie e di quei genitori che avendolo sperimentato con i loro figli, credono nell’importanza che la musica, e un certo modo di viverla e condividerla, riveste per la crescita di ogni individuo.

Info: Forum Nazionale per l’Educazione Musicale

* vicepresidente Forum Nazionale Educazione Musicale

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