DIDATTICA A DISTANZA.
L’ESPERIENZA DI DAVE MARCHI

di Max Pontrelli

Che l’emergenza Covid 19 stia impattando in modo importante su tutto, è un dato di fatto. Chi riesce a trasformare l’energia dell’impatto in energia positiva, vince. E così… c’era una volta una scuola di musica con tante aule e un grande salone per i saggi, ora c’è un sistema rodato di comunicazione a distanza che si muove su piattaforme informatiche più o meno interattive e che non solo permette alla scuola di potere andare avanti ma, anzi, apre una nuova prospettiva di apprendimento che porta a risultati molto interessanti.

Dave Marchi, 27 anni, studente presso la scuola civica di musica Claudio Abbado, indirizzo “musica per immagine”, è un giovane cresciuto professionalmente avendo fatto la gavetta e questa sua formazione sul campo, unita alla innata curiosità per le nuove tecnologie, lo ha portato ad appassionarsi immediatamente all’e-learning. Nella scuola dove insegna musica elettronica (Scuola di Musica Città di Novate), nel momento in cui l’emergenza Covid 19 è comparsa, proprio una giovane collega di Dave decide di non interrompere le lezioni, ma di utilizzare Skype per continuare l’attività didattica. Paola Bertassi, direttrice della scuola e appassionata didatta, applica immediatamente sull’intero team dei suoi insegnanti il nuovo modo di continuare le lezioni. Anzi, la nuova modalità diventa una vera e propria filosofia della scuola: più vicini agli studenti, ancora di più.

Dave Marchi utilizza fondamentalmente tre piattaforme: Skype, Zoom e Discord. Avendo una rosa di allievi molto giovane, fa leva sul fatto che i suoi piccoli studenti (scuola dell’infanzia e primaria di primo grado) hanno genitori giovani e avvezzi alle nuove tecnologie che non solo non hanno difficoltà ad aiutare i figli con computer, tablet e connessioni in rete, ma addirittura si entusiasmano assistendo alle lezioni in modo passivo, ma presente, con un conseguente aumento dell’entusiasmo da parte dei figli rispetto alle lezioni di musica.

Per gli studenti della scuola primaria di secondo grado, la piattaforma Discord (nata per il gaming) è molto semplice e accattivante, può gestire piccoli server e creare gruppi per la partecipazione multipla alle sessioni di insegnamento, si può chattare. Per le lezioni di Logic Audio, Marchi utilizza Zoom perché può condividere in tempo reale il proprio schermo e l’audio del computer da cui lancia le lezioni. I risultati sono stati subito evidenti al corso di Logic: dovendo eseguire più compiti in autonomia e dovendosi sforzare maggiormente rispetto alla lezione frontale, i ragazzi hanno sviluppato più velocemente attitudine all’argomento, grazie anche all’aiuto in tempo reale da parte del docente, che si rende comunque disponibile anche fuori dall’orario di lezione per le emergenze, che sono poche e ben gestite.

La musica va avanti e Dave Marchi non si ferma, anzi ha già in mente di utilizzare una recente piattaforma made in Italy: Docety. Premiata come una tra le migliori start up italiane e creata da due Youtuber di successo (Redez e Synergo, appassionati di video game ma non solo) dà la possibilità di creare in modo totale un’aula virtuale dove l’interattività degli studenti non ha limitazioni, grazie a un sistema di comandi e opzioni creato con un taglio accattivante e intuitivo.

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