DALLA POESIA AL TESTO RAP. UN PROGETTO INTERDISCIPLINARE ALLA GRAMSCI – IC BRIANZA DI BOLLATE
di Max Pontrelli
“Un grande insegnante è un grande motivatore”. Sappiamo bene che è un’idea semplice, ma le differenze generazionali tra insegnanti e studenti non seguono più un andamento temporale canonico.
Il mutare repentino della società in cui viviamo ha portato (e porterà sempre di più) a un vero stravolgimento del quotidiano dove spesso l’adulto fa fatica per primo ad adattarsi: abbiamo fornito ai ragazzi dei mezzi davvero molto potenti per quanto riguarda la rapidità di comunicazione, per esempio, tanto che la situazione sembra spesso esserci sfuggita di mano. Controllo sempre più complicato sull’utilizzo dei dispositivi digitali: il mondo è diventato a portata di mano di tutti così che i ragazzi in particolare sono diventati dei divoratori spesso sconclusionati di informazioni. Poco controllo delle fonti (uno dei problemi principali, forse), spazio al sensazionalismo, al gossip e al mondo del proibito. Vita dura per educatori e insegnanti perché la demotivazione genera demotivazione. Il tema del coinvolgimento in classe è diventato un argomento molto sentito: lo studente è spesso “in attesa” che l’adulto di riferimento accenda una scintilla che crei il tanto agognato “engagement”. L’attesa è sicuramente bi-laterale e l’insegnante è alla continua ricerca di strategie perché, lo sappiamo bene, la platea della classe spesso rimane comunque indifferente, almeno in apparenza.
Ecco allora che l’adulto cerca di utilizzare l’opinione degli studenti, cerca di farli parlare, mescola il proprio stile con il loro cercando di renderlo pertinente, fornisce ai ragazzi una scelta mantenendosi aperto alle loro esigenze, anche le più semplici e di carattere pratico, abbraccia la tecnologia, utilizza “l’apprendimento capovolto” per chi impara i concetti a casa e ne discute attivamente i problemi relativi al concetto appreso, utilizza dove possibile le lezioni in compresenza con i colleghi di discipline diverse.
Abbiamo incontrato in video chiamata la classe 3E della Scuola Secondaria di I Grado Gramsci dell’Istituto Comprensivo Brianza di Bollate, che sotto la supervisione dell’insegnante di italiano Carmen Pisano, del docente di sostegno Giorgio Gentilozzi e dell’educatrice Alice Parini, ha realizzato un progetto interdisciplinare nell’ambito della letteratura italiana tramite una nuova metodologia didattica, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi a questo ambito del sapere in maniera innovativa, più coinvolgente e cercando di rendere lo studio più leggero. Nello specifico gli alunni, divisi in gruppi, hanno studiato due poesie (“A Zacinto” di Ugo Foscolo e “L’infinito” di Giacomo Leopardi) realizzando un disegno, un calligramma e la parafrasi; inoltre, un gruppo ha recitato le poesie in modo tradizionale e un altro gruppo ha trasformato i due testi poetici in canzoni rap, trovando in maniera autonoma una base adatta al testo. Infine, un gruppo si è incontrato occupandosi di riprendere in video tutte le varie fasi dell’attività per realizzare una presentazione digitale.
L’ottimo risultato raggiunto è stato conquistato dal coinvolgimento di tutta la classe, che si è mossa, soprattutto nella realizzazione delle versioni rap delle poesie, senza avere una competenza tecnica specifica. Ecco allora che si coinvolge l’amico dall’esterno che già padroneggia le tracce audio e i campionamenti musicali e da lì la miccia si è accesa: un’iniezione di energia che ha portato al successo dell’operazione. Bravi gli insegnanti che hanno dato libertà di azione agli studenti senza far mancare loro la guida necessaria al raggiungimento di un risultato superiore alla loro stessa aspettativa.