KURT THOMAS – ALEXANDER WAGNER. MANUALE DI DIREZIONE CORALE
A dispetto dell’anno di pubblicazione della sua prima edizione nel 1935, il Manuale di direzione corale di Kurt Thomas (traduzione dall’originale The Choral Conductor – New York; Associated Music Publishers, Inc.,1971) è ancora oggi un’opera fondamentale per la formazione dei direttori di coro, grazie anche agli aggiornamenti curati dal 1991 in poi da Alexander Wagner, che compare infatti come co-autore in questa edizione tradotta per Volontè & Co da Walter Themel. Wagner, già allievo di Thomas, riorganizza il materiale secondo criteri più attuali, rendendo l’opera ancora più accessibile e fruibile per le nuove generazioni di musicisti.
Kurt Thomas (1904-1973), è stato uno dei più conosciuti e influenti direttori di coro del secolo scorso, nonché importante e apprezzato compositore e docente. Il suo Manuale di direzione corale ha goduto fin dall’inizio di una rapida diffusione grazie alle oltre 20 edizioni pubblicate in pochi anni, a testimonianza dell’impatto immediato e duraturo che ebbe sulla scena musicale di un’Europa martoriata in quel periodo dalla Seconda Guerra Mondiale.
Scritto da Thomas con dedizione e cura e concepito “dalla pratica per la pratica”, il manuale fornisce una solida base di principi e tecniche per la direzione corale e ha contribuito a formare generazioni di direttori di coro, insegnanti e coristi in tutto il mondo, ponendo le basi per lo sviluppo e la crescita della coralità moderna.
Gli argomenti sono esposti in maniera chiara e accessibile a chi si approccia per la prima volta a questa disciplina. L’ampio uso del grassetto è impiegato da Thomas per sottolineare parole chiave e concetti da non sottovalutare, quasi come se alzasse il tono della voce per attirare l’attenzione (proprio come fa molta editoria contemporanea).
Il volume offre un corso pratico sulla tecnica gestuale, con esercizi dettagliati per lo studio dei tipi di gesto, le suddivisioni, gli attacchi e le chiusure, le diverse tipologie di misura, i cambi metrici e la poliritmia. Ampio spazio è riservato alla formazione vocale, approfondendo temi come la scelta delle voci, l’intonazione, lo studio del testo, la respirazione e la gestione delle prove.
L’autore propone un percorso di apprendimento graduale, che richiede impegno e dedizione, ricordando che solo dopo aver eseguito gli esercizi e studiato a memoria gli esempi musicali proposti si potrà affermare di aver colto l’essenza del libro e del suo pensiero. L’applicazione rigorosa del suo metodo può portare a risultati sorprendenti, sia nello studio sia nella pratica della direzione corale.
Un aspetto distintivo di quest’opera è l’enfasi sugli aspetti umani e psicologici della direzione corale, sottolineando l’importanza della preparazione, della concentrazione e dell’autorevolezza del direttore perché, come afferma lo stesso Thomas, “non ci sono cattivi cori, ci sono solo cattivi direttori di coro”.
Nel capitolo dedicato alle attitudini e alle competenze del maestro di coro Thomas osserva che “oltre alle doti artistiche, un direttore di coro necessita di carisma (la forza della suggestione) e disinvoltura nell’esprimersi di fronte a un pubblico numeroso. A queste si aggiungono capacità organizzative e una spiccata sensibilità psicologica […]. Più accurata è la sua preparazione organizzativa, più libero da ostacoli potrà svolgersi il lavoro prettamente musicale. Se è vero che il 90% dell’attività del direttore consiste nell’organizzazione, il restante 10% quello prettamente musicale, assume un’importanza fondamentale e deve valere il 100%! Tuttavia il requisito più importante rimane la calma innata unita a una pazienza incrollabile, fattori questi che non vanno fraintesi con la mancanza di temperamento. Un direttore deve saper gestire con fermezza e serenità le prove, spesso teatro di imprevisti, e le numerose sfide organizzative che precedono un’esecuzione. Il coro è un organismo sensibile che recepisce immediatamente il minimo nervosismo o la mancanza di concentrazione del suo maestro. Per questo motivo è fondamentale che il direttore mantenga un contegno impeccabile durante le prove, evitando espressioni spazientite o, peggio ancora, violente. Nessun essere umano può cantare se viene privato del desiderio e della gioia di farlo. È proprio su questo aspetto che si pecca maggiormente e in modo più irresponsabile“.
In definitiva, questo testo sulla direzione corale si propone di aiutare i direttori di coro principianti a trovare il giusto percorso per la loro formazione. Inoltre, desidera essere una guida pratica per i corsi di direzione corale fornendo anche ai direttori di coro professionisti nuovi suggerimenti o conferme di opinioni frutto della mia esperienza.
Info: Volontè & Co