NON LASCIATECI SENZA MUSICA!
L’APPELLO DEL FORUM PER L’EDUCAZIONE MUSICALE

Di Giuliana Pella e Lorella Perugia *

Il Forum Nazionale per l’Educazione Musicale dà voce alle tante associazioni musicali, scuole di musica, bande e cori che, nonostante le difficoltà e le forti limitazioni imposte in questo periodo, continuano a svolgere tutta o in parte la loro attività a distanza per fornire un servizio alle famiglie, ai bambini, ai ragazzi, agli adulti che chiedono di continuare a fare musica.

Nelle cosiddette “aree rosse” e “arancioni”, la maggior parte delle associazioni musicali ha dovuto interrompere le attività in presenza, soprattutto quelle collettive, che sono la linfa vitale del fare musica. Ma sono tantissime le famiglie che chiedono che l’attività non si fermi, che vogliono e hanno bisogno di fare musica.
Ha scritto una mamma in un messaggio rivolto al Forum: “La musica non è un passatempo: è la freccia al nostro arco per dirigere le emozioni di questi giorni bui, per ricordarci che c’è ancora del bello là fuori. Non lasciateci soli. Non lasciateci senza musica”. Frasi come queste ci danno la forza di tenere duro e rendono palese una percezione diffusa tra chi pratica la musica: che essa è una risorsa fondamentale di cui l’uomo non può smettere di nutrirsi.

Il Forum ha scelto questa frase per la campagna “Restituiamo la musica ai bambini” che sta sostenendo con la collaborazione del Forum Terzo Settore, il cui obiettivo è sensibilizzare sul ruolo che la musica dovrebbe avere nella crescita di ogni individuo e per primo nei bambini.
Intanto proseguono, laddove non si può fare diversamente, le attività educativo-musicali a distanza.

QUALCHE VALUTAZIONE SULLA DIDATTICA A DISTANZA
Lo scorso mese di luglio, quando era da poco terminata la prima ondata del contagio, il Forum ha svolto un’indagine all’interno dei suoi iscritti per capire come andava configurandosi il lavoro sulla didattica a distanza. L’indagine, che non ha fini statistici in quanto rappresenta un campione poco significativo, offre però una fotografia su cui riflettere. Dalle risposte ricevute emerge intanto che il 15% del lavoro a distanza è stato svolto gratuitamente, mentre quello retribuito ha avuto come committenti i seguenti soggetti: scuole private (13%), scuola pubblica (17%), famiglie (30%), associazioni di appartenenza (40%).
Ma come è stata valutata la DAD dai soggetti che l’hanno erogata?
Il 50% la ritiene utile, il 22% ritiene che abbia portato sviluppo e ampliato le possibilità didattiche, il 23% ritiene dannosa l’introduzione di questa nuova modalità.

Intanto, i creativi del mondo dell’educazione musicale si ingegnano per continuare a fornire didattica a distanza, una MAD (Musica a Distanza) o come qualcuno preferisce chiamarla “Didattica a Destinazione” calzata su misura, che entra nelle case e che tiene vivi rapporti ed emozioni. Si cerca di sostenere la prosecuzione delle attività attraverso lezioni a distanza, concerti in diretta streaming, dibattiti e riflessioni su canali dedicati. Vengono inoltre promossi flashmob di musica e canti, lezioni e video accessibili sui canali Youtube, attività e giochi musicali sui social e sul web.

Occorre però ricordare ancora una volta che fare lezioni di musica a distanza non è come fare una lezione di italiano o di matematica. La musica è l’arte dei suoni, frequenze e vibrazioni, e le piattaforme nate per videoconferenze, il cui obiettivo è rendere intelligibile il parlato, non sono all’altezza di trasferire il suono degli strumenti musicali. Per sentire le sfumature di un violino o di una chitarra occorre affidarsi a piattaforme adeguate non sempre note e/o liberamente disponibili all’interno della comunità degli insegnanti. Stanno però nascendo soluzioni software che migliorano le qualità audio delle piattaforme di videoconferenza attualmente usate o addirittura sistemi più complessi per la realizzazione di jam simultanee a distanza. Ma, certo, tecnologie di questo tipo non sono alla portata di tutte le famiglie o di tutti gli amatori che studiano e partecipano alle attività delle numerose scuole del territorio.  

RIPRENDERSI IL FUTURO
Dalle indagini svolte e i monitoraggi effettuati dal Forum appaiono tante le ricerche in corso, le produzioni o i video educativi a distanza, che favoriscono il legame e sollecitano gli apprendimenti. Si studiano modi e mondi diversi, l’insegnante supporta il proprio gruppo con varie strategie, si lavora su registrazioni, montaggi, attività integrate, collettivi a microfoni spenti per un lavoro individuale di auto-verifica. La nostra comunità di riferimento non sta ferma, dunque. Ma occorre non perdere di vista il futuro evitando di affogare nell’affanno dell’emergenza attuale.

* Presidenza Forum Nazionale per l’Educazione Musicale

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