INSEGNARE IL VALORE DEL CAVO. LA “LEZIONE” DI GIACOMO ANSELMI E WILLIAM STRAVATO

A cura di Reference Cables

Insegnano chitarra elettrica al Saint Luis College of Music di Roma e hanno un curriculum di altissimo livello. Il prog di Giacomo Anselmi e la fusion di William Stravato sono i principali mondi di riferimento di due chitarristi che hanno scelto i cavi Reference per la loro attività professionale anche in chiave didattica.
Per entrambi, la conoscenza dei cavi Reference è avvenuta con il classico confronto A-B tra un cavo comune e un Reference per chitarra elettrica, confronto che Angelo Tordini propone sempre nei suoi incontri pubblici nelle scuole, nei negozi e nelle fiere, per tutti gli strumenti che necessitano di essere amplificati. “Ricordo che feci il confronto molti anni fa” racconta Giacomo: “Attaccai la chitarra all’amplificatore usando il mio vecchio cavo e suonai il classico accordo di Sol maggiore. Poi lo staccai cercando di tenerne in testa il suono e passai ad ascoltare il cavo Reference RIC01. Il suono diventò enorme, molto più trasparente, dinamico e gradevole all’ascolto. È così che mi resi conto che il cavo è veramente uno strumento musicale. Quando metti il cavo in pedaliera, senti come risponde tutta la catena e ti accorgi che c’è un miglioramento generale della qualità sonora e, per un musicista, la prima cosa importante è proprio il suono“.

Giacomo Anselmi

Ma perché un chitarrista pop usa spesso il Sol maggiore per ascoltare il suono del suo strumento? “La chitarra è uno strumento naturalmente ‘scordato’, perché ha un intervallo di terza leggermente eccedente rispetto al pianoforte, che non aiuta a testare uno strumento in modo preciso“, spiega Giacomo: “In un Sol maggiore si hanno invece molte corde libere risonanti e intervalli di quarta ben definiti che, omettendo la quinta corda del La, prevedono Sol, Re, Sol, Re e Sol“.

Al Saint Louis, Giacomo insegna chitarra rock blues e improvvisazione, William chitarra rock fusion e dintorni, ma è chiaro che sono riusciti a integrare nel programma di insegnamento della chitarra elettrica, al di là degli stili, i principi che valorizzano il ruolo del cavo, e la cui differenza risiede nella completezza del suono (per qualsiasi accordo si suoni). Ma come si riesce a far capire agli allievi quanto è importante suonare con un cavo di qualità? “Il cavo non è l’ultima ruota del carro e il suono definitivo arriva da tutta la strumentazione“, spiega William: “Solo che se lo dici a parole agli studenti, loro non ci credono. Così, quando arrivano a lezione senza il cavo perché se lo sono dimenticato, gli faccio provare un cavo Reference della serie più economica e loro si rendono conto della differenza“.

William Stravato

Una volta cambiato il cavo, si riflette nuovamente sulla qualità dei propri strumenti: “Io ho la fortuna di avere strumenti già di alto livello, ma una volta che ci si rende conto di quanto sia importante tutta la catena, cavo compreso, può accadere di dover rimettere in discussione tutti gli strumenti collegati attraverso i cavi, che per me sono tutti Reference, da quelli più corti ai più lunghi XLR“. “La qualità dei nostri strumenti“, aggiunge William “non fa altro che valorizzare le potenzialità del cavo e viceversa“.
La scarsa cura riservata ai cavi si capisce anche da come vengono maltrattati sul palco: “Capita che persino i fonici camminino sui cavi”, racconta ancora William: “Allora mi arrabbio e li avviso che stanno mettendo i piedi su cavi che costano ‘un botto’!“.
Li dobbiamo proteggere continuamente” conclude Giacomo “perché se arriva la classica cantante con il tacco alto, è finita!
Info: Reference Cables

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