MUSICA SENZA CONFINI. STRUMENTI TECNOLOGICI PER LA DIDATTICA INCLUSIVA

di Carmelo Farinella e Max Pontrelli

Uno dei principali obiettivi di MusicEdu è quello di raccogliere le segnalazioni di operatori del settore della didattica musicale dotati di competenze particolari o portatori di metodologie innovative, a cui dare la più ampia visibilità possibile “mettendoli in rete”.  Manuele Maestri, per esempio, propone un interessante approccio musicale didattico inclusivo, sviluppato non solo attraverso proprie competenze in ambito musicale, ma anche attraverso l’utilizzo della tecnologia per ideare e costruire strumenti specifici.

MusicEdu Come si esplica il progetto Musica senza confini?
Manuele Maestri La mission del progetto è la produzione musicale inclusiva, che cerco di realizzare attraverso molteplici azioni. Da una parte, mi occupo dell’adattamento e della trascrizione di repertori in funzione delle caratteristiche di bambini e ragazzi con disabilità, anche mediante la formazione rivolta agli operatori musicali; in questa direzione, oltre a offrire percorsi formativi su tecniche di arrangiamento, composizione o fornire partiture già riadattate, l’offerta si completa con la trascrizione di brani con l’utilizzo del braille musicale. Molti soggetti privati e associazioni si rivolgono a me per ottenere le partiture in Braille in tempi molto celeri. Su richiesta di associazioni, organizzo esperienze orchestrali per persone con disabilità e pianifico veri e propri corsi “a pacchetto” di chitarra, basso, batteria, pianoforte.

Music Edu Ci racconti come è nata l’idea?
Manuele Maestri Sono un musicista diplomato sia al Conservatorio di Venezia che al Conservatorio di Trento. Il mio strumento è il basso e prima della pandemia la mia attività ha sempre ruotato attorno all’ambiente della musica pop: musica live e lavoro in studio di registrazione. Parallelamente ho sempre portato avanti anche l’attività di didatta e a un certo punto mi sono reso conto che potevo fare qualcosa di concreto anche per persone con difficoltà fisiche e cognitive. L’idea è arrivata quasi per caso: alle prove con una delle band in cui milito, la cantante portava al seguito i figli con disabilità che durante le nostre pause erano continuamente attratti dagli strumenti musicali. Volevo fargli una sorpresa, mi misi a cercare strumenti accessibili e da lì mi si aprì un mondo. Da quel momento iniziai a sviluppare un metodo che potesse essere efficace tramite strumenti musicali modificati o creati ad hoc.

Music Edu Abbiamo notato che utilizzi il Sound Beam [un sistema elettronico che prevede l’utilizzo di sensori remoti pilotati da una centralina, che dà la possibilità di poter creare diverse modalità di utilizzo – vedi MusicEdu n.5/2021 e https://musicedu.it/sensory-plus-soundbeam-systems/ NdR]
Manuele Maestri Il Sound Beam è di fatto a oggi uno dei pochi prodotti disponibili sul mercato, già pronto per poter operare con persone con disabilità. Mi sono però accorto fin da subito che per le mie esigenze aveva dei limiti. Siccome sono un appassionato di elettronica, ho deciso di creare qualcosa di specifico per le mie esigenze. Per esempio i sensori di serie sono troppo sensibili e il pad touch a volte è quasi inutilizzabile. Così ho comprato vari sensori già in uso per il mondo della disabilità e tramite Arduino Nano ho creato una MIDI switch box per gestirli: tutto relativamente semplice se sai di cosa si sto parlando. Mi sono fatto aiutare da un amico molto competente per quanto riguarda invece lo sviluppo del software dedicato. Io penso al “voicing” che voglio ottenere e tramite hardware e software arrivo al risultato. Per esempio, uno dei sistemi migliorati da me, che si è rivelato molto efficace, è una tastiera musicale colorata collegata con puntatore oculare. Nel canale youtube di Musica Senza Confini è possibile vedere i risultati e il funzionamento.

Music Edu I costi di realizzazione sono facilmente sostenibili?
Manuele Maestri Per niente! Considera che un sensore micro muscolare in Italia costa circa 900.00 euro. Negli Stati Uniti due sensori costano 300 dollari. Oggi si riesce a ottenere tutto da una qualsiasi parte del mondo, ma avere un interlocutore italiano allineato col mercato americano renderebbe le cose più facili e snelle.

Music Edu Abbiamo notato che hai modificato le chitarre e i bassi che usi per renderli di più facile approccio per l’utilizzatore tipo dei tuoi corsi. Un approccio funzionale e semplice a fronte di una capacità pratica di scavalcare le difficoltà dei tuoi allievi…
Manuele Maestri Mi ritengo una persona schietta e diretta: se ho un’idea che ritengo valida cerco di realizzarla a prescindere dalle difficoltà. Con una semplice stampante 3D ho realizzato le “pulsantiere meccaniche” che utilizzo su chitarre e bassi, montati rispettivamente a 4 e 2 corde, per poter ottenere anche con la singola pressione di un pulsante un accordo compiuto. Ho anche ottimizzato le accordature in funzione dell’ottenimento di diverse estensioni armoniche a fronte di spostamenti di nota ridotti ai minimi termini. Per questo motivo ho scritto le parti per tutti i componenti in funzione di un arrangiamento sostenibile.

Music Edu Quindi si tratta di una reale produzione musicale inclusiva.
Manuele Maestri Devo necessariamente tenere presente ogni parte musicale scritta dedicata al singolo studente, tenendo conto delle diverse disabilità. Per questo motivo lavoro su brani già esistenti, utilizzando anche come base il brano originale.

Music Edu Come organizzi le tue lezioni?
Manuele Maestri Come dicevo, la mia è un’attività itinerante: carico l’automobile e parto. Le lezioni a domicilio hanno l’aspetto positivo di far sentire a proprio agio gli studenti. Per quanto riguarda la mia attività in centri specializzati, posso contare sul personale che è già a contatto con i propri ospiti e questo mi dà un grande aiuto. Mi è capitato più di una volta, soprattutto sulle persone inferme, di avere colto micro-movimenti che mi hanno dato la possibilità di strutturare un lavoro, che sulla carta pareva non essere assolutamente possibile. Per contro, avvalendomi di una strumentazione dedicata e solo in mia dotazione, gli studenti non hanno la possibilità di esercitarsi tra una lezione e l’altra. Per questo motivo mi sto battendo per trovare finanziamenti per il mio progetto, che possano dare la possibilità di creare una rete di insegnanti da me formati (almeno uno per regione), che abbiano la possibilità di strutturare un lavoro efficace. Sono stato contattato da più centri in giro per l’Italia per fare questa attività. Le difficoltà sono i costi di trasporto e il rammarico di non poter dare continuità al metodo, che si è sempre dimostrato vincente.

Music Edu Dicevi di essere anche un trascrittore musicale che utilizza il linguaggio Braille.
Manuele Maestri Sì e anche in questo settore molto particolare sto cercando di rendere la diffusione delle trascrizioni più snella. Offro supporto a docenti che hanno alunni non vedenti e di conseguenza propongo vari corsi di formazione da video corsi, manuali di scrittura e lettura per singoli strumenti. [dal 25 maggio scorso è attivo il primo corso di scrittura musicale Braille riconosciuto dal MIUR tenuto da Manuele Maestri. Codice identificativo del corso: ID.73501 (id. edizione 107754), utilizzabile da parte di tutti gli interessati, NdR].

MusicEdu: Non possiamo quindi non augurarti che il progetto abbia un’ampia diffusione; e per questo lanciamo un appello a potenziali committenti invitandoli a contattarti su www.musicasenzaconfini.com

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