L’ORCHESTRA DEL MARE AL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO. 12/02/2024

CON STRUMENTI AD ARCO COSTRUITI DA PERSONE DETENUTE CON IL LEGNO DELLE BARCHE DEI MIGRANTI

Avevamo ascoltato uno dei “violini del mare” nel corso della cerimonia di premiazione del prof Carlo Ventura al Premio Montale “fuori di casa” dello scorso anno. In quell’occasione, era stata la giovane violinista Sofia Manvati a suonare uno di questi simbolici e dignitosi strumenti ad arco dal timbro originale. Ora questi strumenti ad arco che, grazie al progetto internazionale “Metamorfosi” della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, sono stati realizzati nel carcere di Opera da detenuti che, sotto la guida di Maestri Liutai, hanno dato nuova vita al legno di un barcone di immigrati che ha solcato il mar Mediterraneo per raggiungere Lampedusa, risuoneranno sul palco del prestigioso Teatro alla Scala di Milano. 

Lunedì 12 febbraio 2024, alle ore 20.30, il Teatro alla Scala ospiterà infatti l’Orchestra del Mare, promossa dalla stessa Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti per portare avanti il messaggio di solidarietà del progetto “Metamorfosi”. Si esibiranno con gli strumenti “del mare” l’Accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni, insieme ai violoncellisti Mario Brunello e Giovanni Sollima e al violinista Gilles Apap. Sul palco anche la lettura di un testo inedito dello scrittore Paolo Rumiz. La scenografia sarà di Mimmo Paladino.

In programma il Concerto Brandeburghese n. 3 di Bach, “White man sleeps” 2 danze per archi di Volans, il Concerto per violino e archi di Vivaldi, Preludio e Allegro per violino e archidi Kreisler e “Violoncello vibrez” per 2 violoncelli ad archi di Sollima.

Il concerto benefico sostiene il progetto “Metamorfosi”, realizzato da Casa dello Spirito e della Arti in collaborazione con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria. La proposta di porre lo sguardo sul tema della migrazione avviene appunto attraverso un’autentica metamorfosi: quella del legno delle barche, trasportate dal molo Favarolo di Lampedusa in alcune carceri italiane, dove vengono trasformate dalle persone detenute in strumenti musicali e oggetti di testimonianza di carattere sacro.  Un progetto per ricordare soprattutto ai più giovani una realtà, quella dei migranti, che spesso viene rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico.

Biglietti: da 10 a 250 euro – esclusi i diritti di prevendita
Informazioni e prevendita: biglietteria@aragorn.itaragorn.vivaticket.it
Info: Casa dello Spirito e delle Arti

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