COSA C’È SOTTO. IL PROGETTO DI SCORING FOR FILMS SUL MONDO DELLE COLONNE SONORE
di Massimo Privitera
È approdato sul web da qualche mese il programma Cosa c’è sotto (https://www.youtube.com/@scoringforfilms), pensato, scritto, curato e condotto dai rinomati compositori Fabrizio Campanelli e Vito Lo Re. Il programma si incentra sul mondo della musica applicata alle immagini dal punto di vista di due autori in primis di colonne sonore per il grande schermo ma non solo, dato che nelle loro multiformi carriere hanno abbracciato ambiti tra i più disparati. Dalla multimedialità agli spot, dal teatro al piccolo schermo, Campanelli e Lo Re si sono affermati con degli stili sonori ben codificati e davvero interessanti in un panorama compositivo per il Cinema e la Serialità di casa nostra sempre più monotono e uguale a sé stesso o comunque troppo imitante ambienti musicali d’oltreoceano di riferimento, non facilmente raggiungibili.
Fabrizio Campanelli è autore delle musiche per il cinema dei film di Luca Lucini Nemiche per la pelle e Solo un padre, quest’ultimo candidato al David di Donatello per la canzone “Per Fare a Meno di Te”, interpretata da Giorgia, nonché ai Nastri d’Argento e al Golden Graal. Con la canzone “Lovely On My Hand”, celebre colonna sonora della campagna pubblicitaria internazionale di Calzedonia con Julia Roberts, ha vinto il 44º Key Award per la miglior musica originale. Sempre di Campanelli le musiche del film-documentario di Matteo Gagliardi, Fukushima: A Nuclear Story, narrato da Massimo Dapporto, e Willem Dafoe nella versione internazionale. Ottiene un’altra candidatura ai Nastri d’Argento per la miglior canzone originale “I Can See the Stars” interpretata da Leonardo Cecchi, Eleonora Gaggero e Beatrice Vendramin dal film Come diventare grandi nonostante i genitori.
Vito Lo Re oltre a essere il compositore per i film di Donato Carrisi, La ragazza nella nebbia, L’uomo del labirinto e Io sono l’abisso, di commedie musicali, musical, musiche per cortometraggi e documentari, pellicole e trasmissioni televisive (vedi Centocinquanta su Rai1 condotta da Pippo Baudo e Bruno Vespa e Il sesto senso su Rai3 condotta da Donato Carrisi), nonché orchestratore e arrangiatore, è anche direttore d’orchestra. In questa veste e come arrangiatore ha lavorato con Arisa, Edoardo Bennato, Mario Biondi, Max Gazzè, Gilberto Gil, Bobby Kimball (Toto), John Mahon e Nigel Olsson, (Elton John Band), Massimo Ranieri, Rhapsody of Fire, Toquinho, Amii Stewart, Davide Van de Sfroos e altri. Ha inoltre diretto molte orchestre lirico-sinfoniche e lavorato con importanti Teatri e Festival in Italia, ma è all’estero che ha realizzato le sue produzioni più significative (dirigendo in Austria, Svizzera, Canada, Stati Uniti, Romania, Ucraina, Kazakhstan, Albania e Bulgaria) ed eseguendo un vasto repertorio comprendente musiche di oltre 70 autori.
Ci siamo fatti raccontare dalla loro viva voce com’è stato partorito e con quali specifici obiettivi “Cosa c’è sotto”.
MusicEdu Da cosa nasce il desiderio di creare un programma web come Cosa c’è sotto? E perché questo titolo così particolare in riferimento al mondo della musica applicata alle immagini?
Campanelli – Lo Re L’azione della musica in un audiovisivo è potentissima e allo stesso tempo nascosta. Agisce nell’inconscio, sotto traccia, “colpisce alle spalle”, manipola le coscienze e gli angoli più reconditi del nostro io senza che ce ne accorgiamo. L’ampiezza semantica della musica è tanto grande quanto ignorata dal pubblico se non dagli stessi produttori e registi, ma se ne parla molto poco, anzi non se ne parla proprio. Portare alla luce le caratteristiche con cui opera la comunicazione musicale applicata alle immagini è materia perfetta da detective! Ci sono molti aspetti che meritano riflessioni approfondite e analisi che siano in grado di mostrare come, a uno sguardo attento, nulla di ciò che esce dalla penna dei grandi compositori sia mai lasciato al caso. Elementare Watson!
MusicEdu Sulla base di quali ragionamenti o, forse meglio, preferenze, scegliete di volta in volta gli argomenti e le score da trattare in ogni puntata?
Campanelli – Lo Re Ci confrontiamo a partire da quelle che sono le nostre curiosità, riflettendo magari su qualche tematica che emerge dalle nostre attività quotidiane che non sono limitate solo alla composizione, ma investono anche tutti gli aspetti produttivi. Ci chiediamo anche ogni volta se la nostra curiosità può essere anche quella di chi guarda un video; a volte sono argomenti più “generalisti”, a volte invece molto più tecnici, ma in questo caso li esploriamo e li raccontiamo cercando di trovare un equilibrio espositivo che possa essere godibile sia da chi ha le chiavi di lettura per andare in profondità, sia da chi di musica non ha alcuna nozione, così, magari, può iniziare ad avere un po’ di familiarità e soprattutto, consapevolezza.
MusicEdu Che cos’è Scoring for Films che sta dietro al vostro programma “Cosa c’è sotto”?
Campanelli – Lo Re Scoring for Films è il nostro progetto divulgativo che comprende non solo il canale video, ma anche proposte didattiche e masterclass il cui obiettivo è offrire degli strumenti concreti e reali per chi desidera approfondire su più livelli la scrittura per immagini, non fermandosi alle nozioni che sono un po’ fini a se stesse se non sono seguite da una concreta applicazione sul campo che, nel livello più avanzato, culmina con la realizzazione di un brano con la registrazione orchestrale, il mixaggio e tutto il workflow che fa parte della nostra attività lavorativa e sul campo. Questi sono fattori che spesso chi non svolge questa attività professionalmente o conosce la materia solo da un’angolazione accademica non può offrire.
MusicEdu Dal punto di vista divulgativo e multimediale cosa vi riproponete di apportare con questa vostra avventura web cine-televisivo-musicale al panorama delle colonne sonore e dei suoi principali fruitori, esecutori e creatori?
Campanelli – Lo Re Qualsiasi divulgazione, essendo appunto diretta a un pubblico vasto e variegato, non può che partire dal divertimento e dalla gioia della condivisione. L’obiettivo è quello di dare ai ragazzi (o non più ragazzi) che lavorano, vogliono lavorare, o che sono semplicemente appassionati della musica applicata, degli strumenti utili per costruire un proprio bagaglio tecnico visto dall’angolazione di chi si scontra con alcune problematiche nell’attività di tutti giorni e allo stesso tempo mostrare quegli stessi strumenti in modo fruibile da tutti, con svago e curiosità. Abbiamo un modo di vedere le cose del mondo molto centrato sull’ironia e questa declinazione non può che essere centrale nel nostro linguaggio anche quando raccontiamo temi complessi. Ci hanno disegnato così!
MusicEdu Ho visto che non di sole puntate su determinate colonne sonore si basano le vostre piacevoli, dirette e altamente professionali chiacchierate. Vi sono persino ospitate con alcuni compositori vostri colleghi che si occupano di questo genere musicale, vedi Vince Tempera. Perché avete sentito il bisogno di confrontarvi con altri come voi che da sempre lavorano per lo più con la Film Music?
Campanelli – Lo Re La condivisione e il confronto sono fondamentali, come lo è il prezioso bagaglio professionale di chi ha lasciato una traccia importante nella musica da film e non solo. Ci sono anche tanti aspetti dietro le quinte che nessuno conosce, che corredano un’attività bella ma impegnativa soprattutto sotto il profilo psicologico e che è bello ascoltare da chi li ha vissuti. Anche da questo si impara molto e ci si porta a casa qualcosa di prezioso.
MusicEdu Quali software usate per montare o per elaborare le partiture, anche in funzione dell’editing grafico?
Campanelli – Lo Re Montiamo tutto con Da Vinci Resolve e le partiture sono elaborate con Finale (preferito da Vito, NdR) e Sibelius (preferito da Fabrizio, NdR). Ma dopo, le partiture vengono lavorate in vettoriale per essere traslate sul programma di editing. È un lavoro un po’ complesso, ma come si dice… qualcuno lo deve pur fare!