RAGAZZI CHE SI ASCOLTANO. IMPROVVISARE CON I SUONI NELLA SCUOLA DI BASE

di Carmelo Farinella

Il nuovo libro di Maurizio Vitali, edito da Progetti Sonori in collaborazione con il Centro Studi Maurizio di Benedetto, raccoglie un’ampia attività di ricerca dedicata al dialogo sonoro e all’improvvisazione. Attraverso attività strutturate, l’autore ci accompagna nella progettazione di percorsi che stimolano non solo le abilità musicali ma anche quelle trasversali degli studenti.
I fatti di cronaca mettono in evidenza quanto sia importante che la scuola promuova negli studenti quella competenza comunicativa definita ascolto attivo, ovvero la capacità metarelazionale che permette di creare empatia fra gli individui (DanieleTrevisani, 2019). 

Questa premessa può sembrare fuorviante rispetto al tema del dialogo sonoro approfondito da Maurizio Vitali ma, se ci si confronta con il lavoro dell’autore, si scopre come quest’ultimo presti attenzione sia alla capacità di padroneggiare il flusso sonoro sia allo sviluppo di competenze personali e sociali, le cosiddette life skills.

A fondamento del suo lavoro di ricerca, che approfondisce l’improvvisazione nella scuola di base, Vitali sottolinea l’importanza di eliminare le barriere fisiche, semantiche, emozionali che supportano l’interazione fra studenti; in tale direzione, l’immersione nel mondo sonoro può divenire un canale efficace per agevolare la reciprocità comunicativa.
L’improvvisazione con il corpo, con la voce, con gli oggetti, con strumenti musicali, all’interno di un setting didattico ben organizzato, consentono di lavorare sia sul piano del contenuto sia su quello della relazione. 
Si tratta di un’educazione di natura antropologica, etica, estetica. L’improvvisazione può favorire, infatti, l’apprezzamento del paesaggio sonoro, del valore del silenzio, agevolare l’ascolto di se stessi e degli altri, sollecitare la volontà di dare concretezza alle intuizioni personali e far scoprire l’opportunità di costruire progetti ben congegnati. 
L’approccio suggerito dall’autore è quello laboratoriale, grazie al quale si può avviare un’attività di esplorazione ricorrendo alla ricerca di ipotesi, soluzioni, alternative; inoltre, l’apprendimento per scoperta consente di dotare la teoria, conseguente alla pratica, di un’impalcatura solida.
Le attività suggerite da Vitali, sperimentate in contesti reali e supportate da materiale audiovisivo, mirano al rinforzo delle abilità metacomunicative degli alunni: le proposte didattiche stimolano l’ascolto attivo e consentono di passare dall’espressione personale e/o di gruppo all’analisi dei prodotti e alla riflessione.
Con naturalezza, gli alunni possono acquisire sicurezza con il gesto-suono, imparare a controllare l’estemporaneità e, al contempo, diventare coscienti della necessità di esperire strategie di memorizzazione del loro atto compositivo.
I percorsi suggeriti non trascurano, quindi, l’opportunità di sollecitare i processi metacognitivi, mediante proposte di autovalutazione del percorso formativo individuale e collettivo.

PER APPROFONDIRE
John A. Sloboda – La mente musicale, Il Mulino (1998, 2002).
Enrico Strobino e Maurizio VitaliIl paesaggio sonoro come teatro educativo, Progetti Sonori (2023).
Daniele TrevisaniAscolto attivo ed empatia. I segreti di una comunicazione efficace, Franco Angeli (2019).
Maurizio VitaliRagazzi che si ascoltano. Improvvisare con i suoni nella scuola di base, Mercatello sul Metauro, Progetti Sonori (2024).

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