CELL MELODIES E LA PLATEA SI EMOZIONA. “PREMIO MONTALE FUORI DI CASA” A CARLO VENTURA
di Piero Chianura
Lo scorso 15 novembre si è tenuta presso l’Aula Prodi dell’Università di Bologna la cerimonia di consegna del Premio Montale Fuori di Casa – Sezione In Limine al professor Carlo Ventura, direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi presso il CNR di Bologna, nonché membro della American Society of Biochemistry and Molecular Biology – ASBMB e della Cell Transplant Society. Per il pubblico presente in sala è stata un’occasione speciale per conoscere il suo straordinario progetto Cell Melodies.
L’assegnazione del premio a Carlo Ventura da parte della Presidente del Premio Montale Adriana Beverini, è stata motivata dal particolare approccio umanistico alla ricerca scientifica di Ventura, con specifico riferimento al suo progetto Cell Melodies, che ha previsto una serie di esperimenti concreti, a dimostrazione di come le cellule umane rispondano alle vibrazioni sonore, con tutto ciò che ne consegue in termini di induzione comportamentale delle cellule stesse secondo specifici pattern vibrazionali e in ottica auto-rigenerativa. L’obiettivo è una Medicina Rigenerativa e di Precisione eseguita cioè senza il bisogno di trapianto di cellule e tessuti, ma basata sull’aumento del nostro intrinseco potenziale di autoguarigione.
La prima esperienza Cell Melodies di Carlo Ventura è stata con il grande batterista jazz Milford Graves quando, per la prima volta, sono state portate su un palcoscenico cellule staminali osservate attraverso un microscopio equipaggiato con una telecamera iperspettrale, a dimostrare che i suoni e i fraseggi musicali creati dal musicista erano in grado di indurre nelle cellule prima una risonanza passiva, e subito dopo una risposta delle stesse ai suoni prodotti dall’artista attraverso un proprio pattern vibrazionale. Successivamente sono stati realizzati esperimenti con l’attore Alessandro Bergonzoni (intervenuto con un breve monologo anche qui a Bologna), con l’arpista Floraleda Sacchi a Electroclassic Festival 2021 e, proprio in occasione della consegna della premiazione, con la violinista Sofia Manvati (nella foto) che si è esibita su uno strumento dal grande valore simbolico: il “violino del mare”.
Si tratta di uno dei violini che fanno parte del progetto internazionale “Metamorfosi” della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, realizzato nel carcere di Opera da detenuti che, sotto la guida di Maestri Liutai, hanno dato nuova vita al legno di un barcone di immigrati che ha solcato il mar Mediterraneo per raggiungere Lampedusa. In questo contesto fortemente emotivo, Sofia Manvati, il suo violino e il pubblico sono stati ripresi con la speciale telecamera iperspettrale dall’esperto di hyperspectral Imaging Daniele Gullà, per cogliere sotto forma di oscillazioni della radiazione luminosa quanto l’occhio umano non è in grado di vedere: le più fini vibrazioni emesse non soltanto dal violino, ma dal corpo della stessa violinista e dal pubblico presente. In questo modo, accanto ai moventi di per sé visibili dell’artista e degli spettatori, sono stati resi manifesti un campo di forze e di significati unificati altrimenti invisibile ma determinante dal punto di vista vibrazionale.
La premiazione si è svolta in collaborazione con VID art|Science di cui Ventura è fondatore e “Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti”, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Bologna, la sponsorizzazione di Hera e il coordinamento della responsabile delle relazioni esterne del Premio, Alice Lorgna.
Il professor Professor Carlo Ventura ha deciso di donare la cifra che abitualmente nelle altre premiazioni l’associazione promotrice destina all’acquisto dei libri dei premiati, alla Fondazione “Aiutiamoli a vivere” che in 30 anni ha salvato circa 600.000 Ucraini vittime del disastro di Chernobyl anche grazie a trapianti di cellule staminali.
Info: Associazione Percorsi
Grazie per questo splendido articolo gentile Chianura.Lo invio anche all’amico Arnoldo Mosca Mondadori presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti-
Avevamo detto che ci saremmo rivisti a Milano .Spero che succeda veramente .
Adriana Beverini
Presidente Premio Montale fuori di casa