MUSICA E MUSICOTERAPIA NEI CONTESTI CURATIVI. CONVEGNO A ROMA IL 28/02/2026

Il 28 febbraio 2026 si terrà a Roma un interessante convegno sull’importanza della Musica e della Musicoterapia nei contesti di cura dal titolo “Musicoterapia e musica per l’umanizzazione della cura nei contesti socio-sanitari: prospettive cliniche, educative e formative“. MusicEdu è media partner dell’iniziativa.

Dedicato alla musicoterapia e all’utilizzo della musica come strumento di umanizzazione della cura in differenti ambiti clinici e socio‑sanitari, il convegno è organizzato dalla Direzione Clinica del Policlinico Universitario Campus Bio‑Medico di Roma e si pone come opportunità d’incontro e confronto fra musicoterapeuti e diversi professionisti del settore sanitario e socio‑sanitario. Parallelamente, all’interno del convegno viene promossa una riflessione sull’uso della musica in forma di evento musicale nei luoghi di cura, con lo scopo di spiegare e far comprendere a pieno i suoi benefici, ma anche la sostanziale differenza fra l’estemporaneità di questo tipo di proposta e la sistematicità della pratica musicoterapeutica

Per questo motivo il convegno vedrà anche la partecipazione di musicisti che hanno vissuto questo tipo di esperienza all’interno di ospedali, nei centri diurni, in hospice o in altre situazioni assistenziali, creando così l’occasione per approfondire questo argomento a favore di colleghi e studenti di conservatorio che vogliano intraprendere con consapevolezza questo tipo di percorso o una specifica formazione in musicoterapia.

Non a caso, a introdurre il convegno sarà un intervento sugli effetti neuroplastici della musica su mente e cervello. Infatti, conoscere come la musica possa incidere significativamente sulla struttura del cervello, potenziando le funzioni cognitive o stimolando le capacità emotive, è una premessa indispensabile per poter comprendere come la musica e la musicoterapia possano agire nei contesti di cura e in che modo possano promuovere benessere. 

Da un punto di vista temporale, ma non solo, il convegno di Roma si presenta come un ponte fra due importanti eventi della musicoterapia: il 13° Convegno Europeo svolto ad Amburgo dal 23 al 27 luglio 2025 e il 18° Convegno Mondiale di Musicoterapia che si terrà a Bologna dal 7 al 12 luglio 2026. L’evento dunque si colloca come occasione per fare il punto sullo stato della musicoterapia in Italia prima del convegno mondiale, ampliando lo sguardo su temi importanti che riguardano la sua applicazione e la sua buona pratica: la ricerca e le evidenze scientifiche; la necessità di una formazione adeguata ai contesti; le mutate prospettive professionali a seguito di cambiamenti avvenuti nel campo della formazione e il bisogno di fare chiarezza, soprattutto ai non addetti ai lavori, circa l’attuale profilo e figura professionale del musicoterapeuta. È bene sottolineare che negli ultimi anni sono intervenuti notevoli cambiamenti, soprattutto sul piano della formazione, grazie al DM del dicembre 2021, che ha permesso la nascita e successiva stabilizzazione del “Biennio di II livello in Teoria e Tecniche della Musicoterapia” presso alcuni Conservatori italiani, cui ha fatto seguito l’avvio dei primi dottorati di ricerca. 

È dunque opportuna una riflessione, condivisa anche con l’ambiente esterno alla musicoterapia, sulle implicazioni che queste trasformazioni hanno determinato o potrebbero determinare nel tempo, dal punto di vista della collocazione professionale del musicoterapeuta nell’attuale panorama lavorativo, dove con tutta evidenza la sua modalità d’intervento può inserirsi in molti e differenti contesti grazie alla sua peculiare multidisciplinarietà.

A conferma di questa caratteristica della musicoterapia, il convegno di Roma mostra un approccio multidisciplinare, coinvolgendo diverse figure professionali, oltre a musicoterapeuti impegnati in differenti ambiti. Il programma infatti presenta fra i relatori neuroscienziati, medici, infermieri, psicologi e operatori socio‑sanitari, con l’obiettivo di offrire una visione ampia e integrata della disciplina, attraverso la descrizione di esperienze concrete realizzate in diversi contesti sanitari e socio‑sanitari (ospedali, centri diurni, comunità terapeutiche, servizi di riabilitazione, ecc.). L’intento è anche quello di  sottolineare l’importanza del lavoro in équipe multidisciplinare, aspetto non solo auspicabile, ma fondamentale nella pratica musicoterapeutica perché possa essere efficace. 

Perciò all’interno del programma, acquista rilevanza l’intervento del coordinatore infermieristico, come quello della psicologa o del medico, non solo come testimonianza e punto di vista alternativo e competente sulla musicoterapia, ma come esempio di una buona pratica che vede ciascun professionista cooperare nella costruzione di un protocollo d’intervento che unisce le diverse capacità, creando opportunità di nuove conoscenze. Rientra in questa visione di valorizzazione del lavoro di equipe e anche della formazione in tal senso, la presentazione dell’esperienza formativa e di ricerca da parte di due studenti, uno di Medicina e l’altro di Infermieristica, che hanno concluso il proprio percorso di studi con una tesi di laurea sulla musicoterapia evidenziando il proprio ruolo all’interno del protocollo d’intervento. 

Si parlerà delle diverse opportunità di utilizzo della musicoterapia in un policlinico e verranno esposti alcuni studi finalizzati a dimostrarne l’efficacia sulla base di evidenze scientifiche. È questo un tema delicato e complesso che sta accompagnando la crescita della musicoterapia in Italia, affrontando il difficile equilibrio fra la misurabilità dei fatti osservati e rilevabili, che la visione scientifica pretende, e l’unicità della relazione e dei vissuti emotivi che si realizzano nel “qui ed ora” dell’incontro, nella condivisione dell’esperienza musicale fra il musicoterapeuta e la persona o più persone coinvolte.

Una parte del convegno tratterà della pratica musicoterapeutica all’interno di contesti socio‑sanitari: dal centro diurno per anziani fragili, al centro Alzheimer, alla casa d’accoglienza per migranti sanitari, luogo e situazione particolare in cui si ritrovano molte famiglie, non solo italiane, in cerca di quelle cure spesso indisponibili nei propri luoghi di residenza. Qui la musicoterapia si presenta in una veste multiforme, come strumento d’inclusione sociale e mediazione culturale a sostegno delle famiglie migranti sanitarie, ma anche come supporto al trattamento medico o riabilitativo di chi si è trasferito lontano da casa per curarsi, ma anche educativo in presenza di bambini.

A proposito di musicoterapia come supporto medico e riabilitativo, non mancheranno presentazioni su questo specifico argomento con due interventi, uno riguardante la musicoterapia in oncologia e l’altro la sua applicazione nell’autismo e nelle neurodivergenze in età evolutiva. A chiudere il quadro, una relazione riguardante i principi e le applicazioni della Neurologic Music Therapy, un metodo di musicoterapia fondato su modelli neuroscientifici, finalizzato alla riabilitazione delle funzioni motorie, cognitive, linguistiche e sensoriali, che utilizza tecniche musicali standardizzate e centrate sui bisogni del singolo paziente.

La presenza di così tanti relatori esperti e qualificati sia nel campo della musicoterapia, sia in quello della salute, rende questo convegno estremamente interessante. Sarà possibile scambiare esperienze e aprire un confronto e forse nuove collaborazioni con altri professionisti del settore, focalizzando l’attenzione sulla musicoterapia come strumento di umanizzazione della cura, mettendo così l’accento su un approccio che pone al centro la persona oltre la patologia di cui è portatrice, in una visione globale che ne valorizza gli aspetti psicologici, relazionali e sociali, intervenendo dove possibile anche sull’ambiente della cura, collaborando con il personale sanitario, i caregiver e le famiglie, coinvolte attivamente.

Come detto all’inizio, il convegno è destinato alla formazione continua e al perfezionamento di musicoterapeuti, musicisti, studenti di conservatorio e  di musicoterapia, insegnanti, educatori e operatori socio‑sanitari, ma è anche occasione di aggiornamento e ottenimento di crediti ECM per professionisti sanitari quali infermieri, logopedisti, fisioterapisti, psicologi, medici chirurghi (tutte le specializzazioni), tecnici audioprotesisti, tecnici di neurofisiopatologia, tecnici della riabilitazione psichiatrica, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapisti occupazionali, educatori professionali. 

Patrocinato da: Fondazione Policlinico Universitario Campus Biomedico, Fondazione Alberto Sordi, CasAmimca Onlus, AIM Musicoterapia e MusicEdu, il convegno si terrà il 28 Febbraio 2026 presso l’Auditorium – Edificio Cu.Bo Università Campus Bio-Medico di Roma in Via Regdo Scodro, 42.

Le iscrizioni obbligatorie sono già aperte. Per iscriversi è necessario registrarsi su: https://ecm.unicampus.it e completare la procedura di iscrizione selezionando l’evento dal catalogo corsi.

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