IMPROVVISARE PER CRESCERE. I LABORATORI ZEROSEI DI DANIELE LONGO
di Piero Chianura
Daniele Longo è un musicista, pianista e polistrumentista dotato di una sensibilità e delicatezza innata. E questo basterebbe a curiosare nei laboratori musicali che tiene ormai da molti anni con i bambini, a partire dalla fascia 0-6, assieme alle famiglie e alle istituzioni scolastiche. Il progetto rivolto agli asili nido e alle scuole dell’infanzia si chiama “Per la Musica non siamo mai troppo piccoli“:
Per la fascia da 0 a 36 mesi sono previsti momenti di vera musica per mamma o papà e bimbo, in un ambiente protetto e accogliente, per sviluppare le attitudini musicali del bambino e farlo crescere sano e sereno. Per i bambini da 3 a 5 anni si canta, si gioca, si suona e si fa movimento per sviluppare il pensiero musicale, l’intonazione e il senso ritmico, la coordinazione e l’attenzione. Si applicano qui i principi della Music Learning Theory (MLT).
Il progetto rivolto invece sia alla scuola dell’infanzia sia alla scuola primaria si chiama “Musicassieme” e vuole essere un approccio alla conoscenza pratica della propria ricchezza di mezzi per i bambini, in collaborazione con gli insegnanti della scuola, per riordinare le proprie idee, per acquisire fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità. L’orecchio e il corpo sono al contempo oggetti di osservazione e mezzi di espressione delle idee musicali. La voce (o meglio, le voci) è lo strumento musicale primo e principale (ma non esclusivo), al quale fare ricorso per affrontare questo viaggio alla scoperta dei ritmi, delle melodie, così come delle intensità, dei timbri e delle altezze, e dei mattoni fondamentali del fare musica. A essa potrà affiancarsi la Body Percussion, l’uso dello strumentario Orff, del flauto dolce e della tastiera elettronica (quest’ultima in dotazione al realizzatore del progetto), di altri strumenti musicali, portatili, e non ultimo, degli oggetti d’uso della vita quotidiana, ri-contestualizzati, per la produzione musicale.
“Ma quanto siamo jazz!” propone infine un percorso con la modalità operativa audio-tattile del jazz come approccio musicale funzionale a poter aiutare i bambini a concretizzare e sviluppare le proprie idee in un modo personale, col supporto dell’educatore musicale, ma anche dei propri compagni di classe. Ovvero dimostrare come e quanto siamo già naturalmente ben disposti al gioco musicale e all’improvvisazione.
Info: Daniele Longo