CORO ABOUT500. ACCOGLIENZA, INCLUSIVITÀ E SOCIALIZZAZIONE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO UNIVERSALE DELLA MUSICA
di Vita Parlapiano
foto: Marcello Chiappalone
Tutti i venerdì sera, a Pregnana Milanese, un gruppo di persone accomunate dalla passione per il canto si ritrova per cantare insieme. Potrebbe trattarsi di un coro come tanti, ma il coro About500 è alquanto particolare: è aperto a tutti, senza alcun tipo di selezione, è gratuito e senza obbligo di assiduità.
Ispirato ai Community Choir di stampo anglosassone, About500 nasce nel novembre del 2016 da un’idea di Marco Borsani, dalla passione per la musica e dalla voglia di condividere questa passione con il maggior numero possibile di persone. Il nome scelto, “circa 500”, all’epoca voleva essere (ed è stato) di buon auspicio. Il progetto ha da subito incontrato la collaborazione di #Oltreiperimetri di Pregnana (progetto di Welfare di Comunità del Rhodense).
Il coro About500 non è mai lo stesso per due volte di fila: ognuno sceglie se essere corista solo per una sera o più a lungo, insieme a un gruppo più assiduo. Il numero dei partecipanti al venerdì è divenuto sempre più numeroso negli anni: nel 2016 la media era di 20 persone a serata, attualmente sono circa 70/80 persone. A oggi, più di 450 persone sono passate a cantare almeno una volta nel coro.
Quando nel 2016 mi fu proposta la direzione di un coro che avesse queste peculiarità, accolsi l’idea con qualche riserva. In breve, però, i dubbi lasciarono il posto alla voglia di sperimentare, per dissiparsi completamente già dopo le prime serate. L’idea funzionava! Riunire più persone, anche sconosciute, per cantare insieme, studiare, impegnarsi per raggiungere un obiettivo comune, genera un’energia positiva e un senso di benessere che fungono da motori motivazionali potenti, in un circolo virtuoso che spinge voci “normali”, e soprattutto non selezionate, a dare il massimo, sostenendosi a vicenda. Questo accade anche quando si inseriscono nuovi coristi, perché ciò che muove tutto è lo spirito della condivisione: condividere la gioia del canto, il benessere dato dallo stare insieme e dalla soddisfazione di “creare” unendo le proprie voci. Naturalmente si cerca sempre di ottenere il massimo del risultato (armonizzando anche a più voci), perché arricchente e stimolante per i coristi stessi. Ad accompagnare i brani di musica leggera italiana e straniera, la chitarra di Giovanni Cozzi.
Dunque, si punta in primis a valori come inclusione, socializzazione, condivisione ed è proprio la dimensione sociale a legarmi affettivamente ed emotivamente a questo progetto. Offrendo uno spazio in cui poter svolgere un’attività coinvolgente e condivisa come il canto corale, ogni fragilità che si voglia mettere in gioco può inserirsi in questo contesto.
Significative sono le parole di alcuni coristi: “Ognuno di noi ha cercato nel canto una valvola di sfogo. Pur non sapendo il nome di ognuno, pur non conoscendo la storia di ognuno, questa sera aleggia lo star bene e la serenità che ci si dona ogni volta che ci si riunisce per cantare“. E ancora: “Quando vengo a cantare mi sento felice; provo quel senso di liberazione che si prova quando pensavi che una cosa ti fosse preclusa, perché ho sempre pensato di essere stonata, e invece diventa tua”.
Il coro About500 trova il suo senso d’essere in ogni singolo incontro del venerdì sera, ma capita anche di realizzare concerti, per lo più finalizzati a raccolte fondi per associazioni benefiche. Queste “uscite” hanno anche lo scopo di dare valore a ciò che è stato costruito durante gli incontri del venerdì e di condividerlo con l’esterno. In queste occasioni si punta al coinvolgimento attivo del pubblico che impara e canta insieme al coro. Così, nella prima parte dei concerti, il coro si mischia con il pubblico, a formare un unico grande coro e per sottolineare la sua natura di coro aperto: l’entusiasmo degli About500 è talmente contagioso da finire per arruolare sempre nuovi coristi.
Info: Coro About500
Ho avuto il piacere di ascoltare questo magnifico gruppo. Le emozioni che riesce a trasmettere sono infinite, non riesci a contenerle,mettono le ali e semplicemente prendono il volo. Tanti complimenti