DAD, WEBINAR, LIVE STREAMING… VOLER ESSERE ALTROVE

di Piero Chianura

Con l’arrivo dell’attesa seconda ondata pandemica, la riapertura delle scuole è stata nuovamente messa in discussione. Al momento in cui scrivo, il quadro che sembra delinearsi è quello di un’alternanza di didattica in presenza e a distanza, nella speranza che non si arrivi al temuto lockdown generalizzato.

A dispetto dello scetticismo che ha accompagnato la ripartenza, oggi la quasi totalità delle scuole è in grado di accogliere in sicurezza gli studenti, più di qualunque altro luogo di aggregazione in cui i ragazzi possano riunirsi, nel caso in cui non potessero più entrare in classe, ma le attività didattiche maggiormente aggregative (sport e musica soprattutto) restano penalizzate dalla stretta sul distanziamento.

L’ultimo numero di MusicEdu si apre con due temi caldi che rappresentano due facce della medaglia “fare scuola all’epoca del Covid-19”: l’obiettivo della banda larga ultraveloce per tutte le famiglie italiane e la riapertura delle scuole in sicurezza, ma senza dover rinunciare alle relazioni che esse hanno con la rete territoriale delle associazioni specializzate nella formazione musicale.

È proprio il contatto diretto con i professionisti di questa rete a livello nazionale che comincia a mancare anche a noi della Redazione. Per il 2020 erano state programmate fiere, convegni ed eventi musicali di vario genere che ci avrebbero arricchito ben più di quanto riescano a fare le decine di webinar giornalieri e i numerosi concerti e tavole rotonde in streaming, al termine dei quali passa spesso la tristezza di un messaggio sotteso e condiviso da tutti i partecipanti: “non vorrei essere qui”.


piero.chianura@bigboxmedia.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *