SULLA FRONTE, SUL COLLO E SUL PETTO… SPOSTI IL MICROFONO, CAMBIA LA VOCE

Quando si ascolta l’amplificazione o la registrazione della voce umana, la comprensione di ciò che viene detto o cantato, dipende da diversi fattori, come la qualità della registrazione e dei microfoni, il sistema di riproduzione, l’acustica della stanza, il rumore di fondo e molto altro ancora. 
Il suono della voce varia molto in base alla posizione dell’ascoltatore o del microfono utilizzato per la ripresa.

Proviamo a fare un esperimento posizionando un microfono a un metro di distanza, di fronte a una persona che parla. Il suono della voce in questa posizione è percepito come un normale suono vocale. Questo è il nostro suono di riferimento. Quindi posizioniamo diversi microfoni miniaturizzati (omnidirezionali) identici intorno alla persona che parla e analizziamo la differenza tra il microfono di riferimento, a un metro di distanza, e il microfono sulla fronte, sopra l’orecchio, sul petto, ecc. L’esperimento viene condotto in una camera anecoica senza riverbero o riflessioni dall’ambiente circostante, per concentrarsi sulle differenze determinate dal diverso posizionamento.
La differenza timbrica tra il microfono di riferimento (a un metro di distanza) e il microfono sul corpo, è mostrata nei grafici che seguono.

SULLA FRONTE
La posizione sulla fronte è molto simile al riferimento. Ciò significa che il timbro è quasi identico alla voce che normalmente sentiamo da questa persona. Notiamo un leggero picco intorno a 800 Hz e una attenuazione poco al di sopra dei 1.500 Hz, ma nel complesso abbiamo una risposta in frequenza simile. Le consonanti sono preservate.

ORECCHIO
Il posizionamento sopra l’orecchio, che è ovviamente dietro la bocca, degrada le frequenze più alte della voce. Vediamo ancora il picco intorno agli 800 Hz ma la gamma da 1 kHz in su è molto attenuata, ciò significa che la maggior parte delle consonanti fondamentali viene persa.

HEADSET
Posizionato all’angolo del vostro sorriso, un microfono headset non pregiudica l’intelligibilità come la posizione sull’orecchio. 
L’intervallo tra 1 e 2 kHz è leggermente migliore. Le consonanti in questa gamma di frequenze suonano più naturali e quindi l’intelligibilità è molto migliore. 
L’audio da questa posizione è leggermente diverso rispetto alla sorgente sonora di riferimento perché attenua alcune delle frequenze più alte. Non è ottimale come la posizione sulla fronte.

PETTO E COLLO
Queste posizioni, inclusa la posizione di montaggio sulla cravatta, sono le peggiori e sono critiche per l’intelligibilità del parlato. Poiché il microfono è posizionato sotto e dietro la sorgente sonora, tutte le frequenze più alte scompaiono. La posizione peggiore è sotto il mento e sul collo, perché è la più lontana e dietro la bocca. La sfida più grande per entrambe le posizioni è recuperare la gamma tra 2-4 kHz che viene praticamente rimossa dallo spettro sonoro, il che si traduce in una scarsa intelligibilità del parlato.

In conclusione, quando posizionate il microfono sotto o dietro la bocca, è necessario compensare il posizionamento con un  equalizzatore. In caso contrario l’intellegibilità del parlato sarà compromessa. Ma dal momento in cui tutto ciò che è ripreso dal microfono sarà equalizzato, la soluzione migliore per catturare una voce naturale è utilizzare un microfono posizionato sulla fronte. Questo suono richiederà un minimo di lavoro in post-produzione.
Info: DPA Microphones

IN COLLABORAZIONE CON

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *