REFERENCE CABLE STORIES.
LA CHITARRA ACUSTICA ELETTRIFICATA

Quando acquistiamo uno strumento acustico elettrificato come una chitarra acustica, un ukulele o un violino elettrico, dovremmo dedicare un po’ del nostro tempo alla scelta del cavo che dovrà occuparsi di trasportare il suono dello strumento che abbiamo scelto al sistema che lo amplificherà.

Ogni volta che entriamo in un negozio per comprare uno strumento acustico elettrificato, proviamo qualche modello e poi passiamo eventualmente a un amplificatore dedicato. Sullo strumento controlliamo dettagli come la tastiera, la tipologia della cassa, le meccaniche e il suono prima in acustico e poi  amplificato (altrimenti perché avremmo preso uno strumento elettrificato?). Infine procediamo all’acquisto. Raramente controlliamo il cavo che il negoziante ci ha dato per provare lo strumento amplificato. Ma in quel negozio non ci sono solo un certo numero di chitarre acustiche e amplificatori su cui poter” smanettare” un po’ prima di scegliere quello più adatto, ma anche diversi cavi per collegarli. Forse non ci poniamo neppure il problema che il “filo” che il negoziante ci ha dato possa essere determinante sul suono dello strumento che stiamo testando. 

In ogni caso, quando porteremo il nostro strumento dal vivo, avremo la seguente combinazione: 
A (chitarra) + B (effetti) + C (amplificatore) + D (P.A. System) quest’ultimo gestito dal fonico di turno. 
Il musicista arriva con A+B+C, cavi compresi e il più delle volte frutto di una scelta di tipo economico o di fiducia nei confronti del rivenditore. Il cavo subisce cioè un pregiudizio tramandato da sempre: serve solo per connettere da qui a lì, Just it! E stiamo parlando del solo cavo che va dallo strumento all’amplificatore… Occorrerebbe invece che musicisti e rivenditori amanti della musica aprissero il sipario per presentare un personaggio altrettanto importante: il signor CAVO

Il cavo collega un circuito chitarra (come sorgente) a un altro circuito amplificatore (come carico) e poi il potenziale effetto a pedale, prima di assicurare lo show nell’ambiente tramite l’anello finale della catena, costituito dall’impianto di diffusione audio. In sostanza, il musicista genera il suono sul suo strumento per poi elaborarlo tramite effetti e amplificarlo una prima volta sul palco. Poi invia il risultato sonoro a un mixer che, a sua volta, lo invia all’impianto di diffusione audio… attraverso il quale il pubblico dovrebbe ricevere finalmente la “sorgente” creata dal musicista. Ora, Reference Cable, che da oltre trent’anni svolge la sua ricerca facendo proposte, dando consigli e suggerendo ipotesi, non dimentica mai che quella sorgente è “il” suono del musicista, espressione della sua personalità, mix tra tecnica, studio e ricerca di uno stile che ha previsto investimenti in denaro per l’acquisto del primo strumento e poi dei successivi, dell’indispensabile amplificatore, degli effetti e, ovviamente, dei vari accessori (corde, e plettri…). Questo suo suono è distinguibile in frange di frequenze, in timbrica, in armonici e in dinamica, proprietà che devono essere trasportate da un cavo che ne garantisca il mantenimento “senza perdite”. Per questa ragione Reference Cable tratta il cavo come un circuito, la cui natura è elettro fisica, così che, quando riceve un segnale dalla sorgente (chitarra) si attiva intervenendo nel modo corretto (questa coerenza con lo strumento dà il nome a ogni cavo Reference) e i dati che il musicista ha inviato con la sua chitarra verrano “influenzati” dal cavo prima di arrivare agli effetti e all’amplificatore, e in modo evidente! 

Nell’uso di un amplificatore per chitarra acustica, è consigliabile regolare il gain con moderazione per evitare di saturare il segnale in ingresso, ricordando che il gain non è volume ma ottimizzazione del segnale in ingresso: sarà la regolazione del master a determinare il livelli di ascolto corretti.  Nel caso in cui ci fosse l’elemento B, gli effetti, è ovvio che anche il secondo cavo dovrà essere coerente allo stesso modo. Per portare il segnale al mixer si userà invece un cosiddetto “cavo bilanciato” (il precedente era “sbilanciato), più lungo e, per questa ragione, passibile di attenuazione del segnale, un impoverimento non compensabile dal fonico. Se in sala quel suono sarà diverso rispetto a quello creato sul palco, il musicista non potrà rendersene conto. Per questa ragione, Reference Cable cerca di sensibilizzare i musicisti sull’opportunità di portare con sé tutti i cavi necessari, sbilanciati e bilanciati, da collegare autonomamente, con il consiglio di istruire il fonico su pochi fondamentali accorgimenti: “prendere il cavo in uscita dall’XLR femmina dell’amplificatore e portarlo al mixer, lasciare l’EQ del canale sul mixer Flat con il Gain mediamente basso (non oltre mezzogiorno!)”. Se necessario, si può migliorare il proprio segnale avvalendosi di una propria Direct box (preferibilmente passiva e con trasformatore 1:1) magari scelta tra quelle prodotte dalla stessa Reference.

La scelta dei cavi che andranno ad ottimizzare tutti questi passaggi del segnale costituiscono il Cable set (la formula ideale per definire il proprio suono) costituito da:
A – strumento:  cavo sbilanciato dedicato, scelto anche facendo attenzione alla lunghezza;
B –  effetti a pedale collegati con il medesimo tipo di cavo di cui sopra;
C – cavo sbilanciato  verso l’amplificatore della stessa tipologia;
D – cavo bilanciato verso il mixer.

Il  cable set andrà quindi a integrare la strumentazione personale del chitarrista.

Reference Cable produce cavi sbilanciati  e bilanciati dedicati per soddisfare tre diverse categorie di strumenti acustici:
Linea Base (essenziale) sbilanciato GCR-2 (guaina nera ) e Young (guaina verde petrolio) abbinati ai cavi bilanciati MCR5 e Young.
Linea  Media (performante) sbilanciato Ultimo.DeLuxe (guaina beige) abbinato al cavo bilanciato Ultimo.RCM (guaina bianca lucida).
Linea Top (specializzata) sbilanciato RIC01A (guaina marrone) abbinato al cavo bilanciato RMC0.1 oppure RMC.O.Zero.

Invitiamo tutti i musicisti a richiedere al proprio rivenditore di fiducia il Notebook 2021 Reference (o a scaricarlo qui) e quindi consultare la Guida ai Cavi Reference, lo strumento che aiuta nella scelta del cavo  corretto all’interno della linea Reference, disponibile  presso gli  Authorized Dealer Reference dal 15 gennaio 2020.

Info: Angelo TordiniReference Cable S.r.l.angelo.tordini@referencecable.itwww.referencecable.it

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