MASTERCOM PRO. LA GESTIONE SCOLASTICA ONLINE

di Piero Chianura

Master Training è una software house di Correggio (RE) che fornisce a circa un terzo delle scuole italiane il software necessario per la gestione amministrativa e didattica, a partire dal registro elettronico, strumento simbolo della digitalizzazione scolastica italiana. Quando è esploso il primo focolaio del contagio Covid19, questa azienda ha offerto gratuitamente il pacchetto MasterCom Pro a tutte le scuole situate nella “zona rossa” attorno a Codogno, consentendo loro di continuare l’attività didattica a distanza.

Abbiamo raggiunto (neanche a dirlo, in conference call) Paolo Salami, Area Manager di Master Training, per farci raccontare cosa ha significato supportare il sistema scolastico italiano nelle condizioni di doversi “collegarsi tutti insieme, immediatamente e con dispositivi e reti di connessione completamente differenti”.

MusicEdu Quando sono state chiuse le scuole, come avete agito per rendere subito possibile la didattica a distanza degli istituti?

Paolo Salami  Alla fine di gennaio, avevamo già configurato e installato sul registro elettronico una prima piattaforma, derivata inizialmente dal mondo business. Questa piattaforma ha visto varie evoluzioni implementate nel giro di una ventina di giorni, che hanno portato a una seconda versione molto avanzata uscita dopo metà marzo e che, per la prima volta, è specificatamente dedicata alle scuole. Non si è trattato però solo di attivare il numero di contemporaneità necessarie per connettere tutte le scuole, ma abbiamo personalizzato la video-conference per l’uso scolastico, permettendo la gestione completa della classe. Il docente ha cioè degli strumenti didattici di monitoraggio e di gestione della “camera di conversazione” che permettono all’insegnante di fare lezione come se fosse in classe. Gestisce gli studenti, non fa entrare nessun altro quando la lezione è aperta, gestisce i gruppi di lavoro e può fare una serie di altre operazioni come lo scambio di contenuti e le correzioni. È stata insomma una grossa operazione di virtualizzazione della classe ottenuta rivisitando la video conferenza business.

ME Inizialmente i docenti e gli studenti, non tutti adeguatamente attrezzati e competenti, hanno riscontrato diversi problemi di connessione, sia per scarsa qualità della rete, sia per il traffico elevato delle connessioni, imputando qualche volta a voi la responsabilità di queste difficoltà…

PS  Dopo il 23 di febbraio (quando il Decreto Ministeriale ha deciso la chiusura delle scuole, NdR ) avevamo percepito che le cose sarebbero cambiate totalmente. È stato come scalare una montagna, perché ci siamo trovati di fronte alla necessità di dare immediatamente a tutte le scuole la possibilità di continuare a far lezione. Anzitutto abbiamo messo in remoto tutti i servizi, attivando una serie di server online, in base alle dimensioni della scuola e alla quantità di ore di lezione previste, così da garantire le contemporaneità e dare a tutti i docenti la possibilità di poter fare lezione secondo il normale calendario. A quel punto il sistema ha cominciato a decollare e via via gli  insegnanti si sono potuti collegare a tutti gli studenti. Un altro tassello è stato fornire le App agli studenti affinché si potessero collegare. Le App erano già attive ed è stata la modalità migliore perché anche chi aveva solo uno smartphone poteva seguire le lezioni. In questo momento abbiamo scuole con circa 2.000 studenti collegati in contemporanea, che riescono a far lezione senza particolari difficoltà. Per ogni scuola sono attivi almeno 2/3 server online e in alcuni casi anche di più, proprio per garantire le contemporaneità.

ME Le scuole di musica prevedono anche lezioni di strumento. Avete implementato qualche funzione specifica per questo tipo di attività?

PS  Questa nuova versione permette anzitutto di migliorare la qualità dell’audio in presenza di una banda di connettività scarsa, inconveniente purtroppo molto frequente in Italia. Il docente può eliminare il video a favore della qualità dell’audio quando è in presenza di una scarsa connessione, ma anche nel caso in cui decidesse che l’audio deve avere una maggiore incidenza rispetto al video. Dalla sua suite di controllo può escludere il video mantenendo comunque gli studenti attivi. Continua a far lezione, sapendo sempre chi è presente in quel momento, ma privilegiando la componente audio. Può anche bloccare l’audio degli studenti facendo in modo che ascoltino e basta.

ME Come state lavorando per gestire le valutazioni a distanza?

PS  Sempre su richiesta della scuole, abbiamo istituito il voto ponderato. Nelle verifiche fatte online, i docenti hanno la possibilità di mettere sul registro un voto che però ha un peso diverso rispetto a quelli dati fino al 21 di febbraio. Questo set di valutazioni verrà così riponderato alla fine dell’anno scolastico.

ME Che visione avete del futuro, quando riprenderà anche la didattica in presenza?

PS  Ormai sappiamo che la didattica a distanza farà parte del futuro della scuola. I presidi sono tutti allineati sul fatto che un istituto dovrà in ogni caso offrire la possibilità di potersi collegare. Ora che l’escalation è cominciata, stiamo sviluppando molte altre idee per rendere il nostro strumento sempre più ricco e semplice da usare. Stiamo anche agganciando piattaforme di e-learning vero e proprio, come Edmodo, che possano arricchire la nostra offerta. Stiamo anche lavorando sul potenziamento del software e della connettività, elaborando un piano di ottimizzazione sia dei costi di gestione dei cluster (i server in remoto) sia la loro erogazione come servizi di contemporaneità.

ME In questo momento tutti i fornitori di tecnologie stanno offrendo la gratuità in uno slancio di solidarietà, ma in futuro quali saranno i costi per voi e la sostenibilità economica per le scuole? 

PS  C’è un piano fino al 30 giugno 2020, data simbolica di fine anno scolastico, e un piano oltre il 30 giugno. Per ora ci sono costi che stiamo sostenendo noi e dunque, grazie anche al contributo del Ministero, sono sostenibili anche per le scuole. L’idea è quella di garantire questa sostenibilità almeno fino al 31 dicembre 2020. La cosa interessante è che in futuro ci sarà sicuramente un ulteriore miglioramento delle performance, perché si sta creando un ambiente virtuoso che favorisce la risoluzione dei problemi e punta a qualcosa di stabile che nessuno avrebbe potuto e dovuto affrontare a questo livello prima. Questi miglioramenti però non porteranno a un aumento dei costi.

Info: MasterCom Pro

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