MICROFONO A CONDENSATORE O DINAMICO? 13 LUOGHI COMUNI DA SFATARE

Ci sono alcuni luoghi comuni su quale delle due tipologie di microfono (a condensatore e dinamici) sia preferibile usare. In questo articolo, DPA spiega perché i modelli a condensatore sono utili in molte situazioni in cui i microfoni dinamici, per tradizione, sono solitamente preferiti.

La discussione sulla differenza tra microfoni dinamici e microfoni a condensatore non ha mai fine. A tal proposito, dobbiamo chiarire alcune cose: la differenza tra microfoni dinamici e microfoni a condensatore sta solo nei due diversi principi di trasduzione. Non ha nulla a che fare con le caratteristiche direzionali dei microfoni. Quindi non sono valide le seguenti domande: “Che tipo di caratteristica direzionale ha un microfono dinamico?” o “Quale è più direzionale, il microfono dinamico o quello a condensatore?”.
Come detto, invece, il microfono dinamico rispetto a quello a condensatore si basa su un differente principio di trasduzione. Sia i microfoni dinamici che quelli a condensatore hanno una membrana che vibra in base al movimento dell’aria attorno ad essa (ciò che noi chiamiamo suono). Il microfono deve poi trasformare questo movimento della membrana da energia acustica in energia elettrica. È qui che entra in gioco il trasduttore, dotato di proprietà differenti a seconda del tipo di microfono.

I 13 LUOGHI COMUNI
 (QUALI VERI E QUALI NO?)

1. I microfoni dinamici sono più robusti dei microfoni a condensatore 
(non necessariamente vero)
Molti microfoni hanno un design delicato destinato all’uso negli studi di registrazione. Questo vale sia per i microfoni dinamici che per i microfoni a condensatore. Di tanto in tanto, alcuni di questi delicati microfoni si mettono in viaggio con i musicisti. Un design del microfono che andava bene per lo studio può sembrare troppo fragile per un tour. Ciò può valere, per esempio, per microfoni dotati di valvole e altri delicati componenti interni. Ma non è il caso dei microfoni a condensatore a stato solido di alta qualità, che possono subire rudi maneggiamenti così come qualsiasi robusto microfono dinamico. In effetti, la leggera membrana del microfono a condensatore spesso sopravvive a colpi e cadute pesanti anche meglio del microfono dinamico a bobina mobile. Ciò è dovuto alla massa del sistema a membrana del microfono dinamico, che è collegato a una bobina (il microfono dinamico colpisce il pavimento anche più forte perché è più pesante.)

2. I microfoni dinamici non necessitano di alimentazione
(parzialmente vero)

Fondamentalmente, tutti i microfoni a condensatore necessitano di un qualche tipo di alimentazione. Questo serve principalmente per alimentare il convertitore di impedenza e per i microfoni a condensatore senza elettrete per caricare gli elettrodi. La stragrande maggioranza dei microfoni dinamici può funzionare senza alimentazione, ma ci sono alcune eccezioni. I microfoni dinamici attivi, per esempio, necessitano di un alimentatore.

3. I microfoni a condensatore sono più rumorosi dei microfoni dinamici 
(non è vero)

No, un microfono non è più rumoroso di un altro; è solo una questione di sensibilità. In generale, i microfoni a condensatore presentano una sensibilità maggiore rispetto ai microfoni dinamici. In ogni caso, la sensibilità dovrebbe sempre essere scelta in relazione ai requisiti del lavoro. In altre parole, se il microfono deve gestire livelli di pressione sonora (SPL) molto elevati, è meglio selezionare un’unità con una bassa sensibilità, che si tratti di un microfono dinamico o a condensatore.

4. È più facile microfonare la band usando microfoni dinamici 
(non è vero)

Questa affermazione è più legata alla tradizione e alla pigrizia che ai fatti. Indipendentemente da quale sia la scelta, occorre considerare le specifiche e l’applicazione di un microfono.
In alcuni casi si sostiene che la gamma di frequenze o l’angolo di apertura siano troppo ampi. A volte è effettivamente più facile ridurre la larghezza di banda su un microfono a condensatore piuttosto che equalizzare un microfono dinamico. In generale, le caratteristiche direzionali dei microfoni a condensatore sono buone almeno quanto quelle che possono essere raggiunte da un qualunque microfono dinamico. Ma, come sempre, è importante scegliere il microfono giusto per il lavoro, indipendentemente dal suo tipo di trasduzione.

trasduzione con microfono dinamico
trasduzione con microfono a condensatore

5. I microfoni a condensatore sono più facilmente soggetti a feedback rispetto ai microfoni dinamici
(non necessariamente vero)

Come per molte delle affermazioni precedenti, si tratta semplicemente di scegliere il microfono giusto. Un errore di base spesso commesso è la scelta di un microfono a condensatore sviluppato per la ripresa a distanza. Se amplificato, questo può causare un feedback sulle basse frequenze. In questo caso si deve usare un filtro taglia-basso/passa-alto o, meglio, scegliere un microfono progettato per l’uso sul palco.

6. I microfoni dinamici possono gestire livelli di pressione sonora più elevati rispetto ai microfoni a condensatore 
(non è vero)

I microfoni a condensatore possono, in generale, gestire livelli di pressione sonora estremamente elevati. La domanda invece è se il preamplificatore microfonico è in grado di gestire tutto il segnale che esce dal microfono.
Un cantante estremamente rumoroso può produrre un livello di picco di pressione sonora di 150 dB, misurato sulle labbra. Se hai due microfoni con una sensibilità rispettivamente di 1 mV e 10 mV, hai uscite di 0,63 e 6,3 volt di picco! Il problema sta qui, perché segnali di questa entità dovrebbero essere gestiti dall’ingresso di linea o oppure dovrebbero essere attenuati in qualche modo se microfonici.

7. I microfoni dinamici cambiano il suono in base al carico
(a volte vero)

Questo è effettivamente vero per quanto riguarda i microfoni dinamici passivi con terminazione a impedenza molto bassa. (Regola da ricordare: il microfono deve avere una terminazione con un carico di almeno 5 o 10 volte superiore all’impedenza di uscita del microfono.) Ciò è dovuto alla fisica della bobina mobile. Un carico pesante (= basso Ω) agisce più o meno come un cortocircuito e riduce le basse frequenze in uscita dal microfono. Inoltre, anche le alte frequenze possono risultare ridotte. Questo è normalmente un problema soltanto se si usano mixer molto scadenti. Anche la creazione di split passivi (da un microfono a due o più ingressi) potrebbe causare lo stesso problema.

8. È più economico usare microfoni dinamici piuttosto che usare microfoni a condensatore
(un po’ vero)

Se quando usi un microfono, l’obiettivo è distruggerlo, allora continua ad acquistare quello più economico possibile. Se il tuo obiettivo è ridurre i costi di sostituzione dei componenti, che esponi a un uso grezzo o approssimativo, potresti preferire un microfono da 50 euro piuttosto che una versione da 500 euro. Sarebbe sicuramente la soluzione migliore per motivi economici, ma alla fine probabilmente ne perderai in qualità del suono.

9. Le persone acquistano solo microfoni a condensatore a causa dell’effetto Veblen
(a volte vero)

Effetto Veblen: quando le persone acquistano cose costose quando potrebbero invece acquistare versioni più economiche. Nell’audio, l’effetto Veblen si manifesta negli utenti che cercano di guadagnare prestigio spendendo più soldi di quanto dovrebbero. In realtà, quando la maggior parte dei sound engineer considerano i propri budget e le reali necessità, acquistano i prodotti che soddisfano le loro esigenze e nel modo più conveniente possibile.

10. Non ho bisogno di microfoni a condensatore perché il mio PA system è perfetto 
(non necessariamente vero)

Se il resto del PA/SR system è di prima classe, perché non dovrebbero esserlo anche i microfoni?

11. La fase del segnale di un microfono a condensatore è diversa da quella del segnale di un dinamico
(vero)

È corretto. La forma d’onda dell’uscita di un microfono a condensatore è direttamente correlata alla pressione sonora dell’onda sonora. La forma d’onda del microfono dinamico è correlata alla dinamica dell’onda sonora. Quando la pressione raggiunge il picco, la velocità delle molecole d’aria è uguale a zero. In questo punto, il segnale del condensatore è al massimo e il segnale del dinamico è a zero.
In generale, c’è una differenza di 90º tra i segnali di un microfono a condensatore e di un microfono dinamico. Quindi le risposte all’impulso non sono direttamente confrontabili.

12. I microfoni dinamici sono i più stabili per quanto riguarda la sensibilità 
(non è vero)

In generale, i microfoni dinamici sono più sensibili alle variazioni di temperatura/umidità, che portano a variazione della sensibilità.

13. I microfoni dinamici e i loop di induzione non si piacciono 
(per lo più vero)

Nella maggior parte dei microfoni dinamici una bobina è una parte essenziale del sistema di trasduzione. Tuttavia, una bobina è anche uno strumento perfetto per captare campi elettromagnetici, ad esempio circuiti a induzione installati sugli apparecchi acustici. A volte quando si utilizzano microfoni dinamici, un PA/SR system genera feedback anche senza che gli altoparlanti siano accesi. Solo i microfoni dinamici con una “noise coil” incorporata (una bobina invertita posta vicino a quella che produce il segnale) possono ridurre il problema. Tuttavia, molti microfoni dinamici popolari non hanno questa “noise coil”.
In generale, i microfoni a condensatore sono invece insensibili ai campi elettromagnetici.

Info: DPA Microphones

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